“Habitat microaree” è un programma di promozione di benessere e per la coesione sociale, ideato in sinergia da tre soggetti pubblici

Dal 1998 una intesa fra il Comune di Trieste, l’Azienda sanitaria locale e l’Ater ha consentito di avviare un programma di integrazione dei rispettivi interventi e servizi, da ultimo denominato “Habitat microaree, salute e sviluppo della Comunità”.

“Habitat-microaree” è un programma di promozione di benessere e per la coesione sociale, nel cui ambito tre soggetti pubblici (AterR, Azienda sanitaria e Comune) si propongono di intervenire – come indicato dall’OMS – con azioni coerenti ed organiche in 5 settori: sanità, educazione, habitat, lavoro e democrazia locale; e come indicato da documenti approvati a livello europeo nell’ultimo decennio, quali la “strategia di Lisbona”, che all’interno delle strategie generali tese a raccordare sviluppo economico e sviluppo sostenibile pone attenzione verso le politiche sociali e di pari opportunità e auspica lo sviluppo della coesione sociale (Consiglio europeo di Lisbona, marzo 2000), e l’ “Agenda per la politica sociale” (Commissione Europea, febbraio 2005), che promuove interventi e adeguamenti dei sistemi di protezione sociale. L’esperienza si colloca, dal 2006, nell’ambito del “Laboratorio Internazionale Win – Welfare Innovations – per un welfare di comunità”, diretto a realizzare sperimentazioni di interventi per la salute e lo sviluppo di comunità in microaree della Regione FVG.

Le aree triestine interessate dal programma sono popolate da circa 18.000 residenti: Altura, Valmaura, Giarizzole, Grego, San Giovanni, Melara, Negri, Gretta, Ponziana, Soncini-Caccia Burlo, Vaticano, Villa Carsia, Campi Elisi, Citta Vecchia, Cumano- Montebello per Trieste;  Zindis e Fonderia a Muggia.